Storia del SIN

Il Sito di Interesse Nazionale (S.I.N.) di “Crotone – Cassano – Cerchiara” è stato incluso nell’elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale con il D.M. 468/2001 e perimetrato con D.M. Ambiente del 26 novembre 2002.

Con successivo decreto, nel novembre 2017, è stato ridefinito il perimetro del SIN per includere i siti con presenza di CIC (Conglomerato Idraulico Catalizzato).

Nel 2022 il MASE, in accordo a quanto indicato dall’art. 17 bis del D.L. 152/2021Nuove disposizioni per la riperimetrazione dei siti di interesse nazionale”, ha istituito un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione oltre che del personale della Direzione Generale anche di ISPRA, con lo scopo di effettuare una ricognizione dei SIN ai fini della formulazione di una eventuale proposta di deperimetrazione.

Nel novembre 2023, sulla base delle valutazioni tecniche condotte da ISPRA, il MASE ha ritenuto condivisibile operare l’esclusione di alcune aree attualmente ricomprese nel perimetro, in particolare:

  • n. 11 siti ubicati nell’area industriale per i quali risulta concluso il procedimento di bonifica;
  • I siti di Capraro, Chidichimo e Tre Ponti, per i quali la bonifica è stata conclusa. Le non conformità riscontrate per il parametro ferro nella matrice acque sotterranee si ritiene possano essere gestite dall’Autorità ordinariamente competente ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2006.

La nuova cartografia risultante, limitatamente al territorio del Comune di Crotone, è riportata di seguito.

Sono attualmente in corso ulteriori verifiche da parte del MASE sui confini catastali delle aree incluse nel SIN. Successivamente la proposta di riperimetrazione dovrà essere valutata in sede di Conferenza di Servizi convocata dal MASE, ai fini dell’approvazione finale.

Le aree a terra si estendono su una superficie di circa 884 ettari e possono essere suddivise in:

  • Un “area archeologica” (circa 80 ha, pari al 15% delle aree SIN ricomprese nel Comune di Crotone), in passato di proprietà Montedison, destinata all’ampliamento degli stabilimenti industriali, espropriata a seguito del ritrovamento di beni archeologici. L’area è di competenza pubblica;
  • Un’area ubicata a circa 6 km a sud del centro abitato di Crotone, comprendente la discarica per RSU in località Tufolo – Farina, di competenza pubblica;
  • Un’area a destinazione industriale, dove operano oltre cento soggetti privati, ubicata pochi km a nord del centro abitato di Crotone;
  • aree con presenza di CIC, in parte pubbliche, in parte private (es. scuola San Francesco, Piazzale Questura, Alloggi ATERP ecc.) ubicate nei comuni di Crotone, Cutro e Isola di Capo Rizzuto.

La perimetrazione a mare si estende per circa 1448 ettari e include a sud il Porto nuovo di Crotone (di estensione di circa 132 ha) e più a nord la fascia costiera prospiciente la zona industriale, compresa tra la foce del fiume Esaro (a sud) e quella del fiume Passovecchio (a nord) (Figura 8).

L’intera area marina del SIN è stata caratterizzata (Figura 9), secondo quanto riportato nel seguito.